Calendula
Calendula Officinalis
La calendula pianta che fa parte della famiglia delle Asteracee, note anche come Composite si caratterizza per un’infiorescenza a capolino dal vivace colore tra il giallo e l’arancio a seconda della varietà. Il fusto della pianta raggiunge i 50 cm di altezza, fiorisce in ogni mese dell’anno, il suo ciclo di fioritura dura circa una fase lunare completa, e il suo seme falciforme assomiglia alla falce della luna nella fase iniziale di luna crescente.
La calendula, allevia tutti i disturbi legati al ciclo femminile: quando è troppo abbondante, scarso, assente o doloroso, o nel periodo di menopausa. In questo caso è utile bere un infuso con fiori di calendula miscelati con achillea, tiglio, camomilla, melissa. Ottima pianta anche per depurare il sangue, giova a fegato, stomaco, intestino, reni possiamo assaporarne 2/3 tazze di infuso lontano dai pasti, anche in questo caso possiamo miscelare la pianta con altre piante che ci aiutano nella depurazione come: achillea, issopo, ortica, salvia.
Un altro importante impiego della calendula è il suo utilizzo per ogni disturbo della pelle per elencarne alcuni: pruriti, eczemi secchi o umidi, geloni, piaghe da decubito, macchie della pelle, cicatrizzazioni lente e difficili, pelle screpolata o arrossata.
La calendula è una pianta Solare lo possiamo vedere dal luminoso colore giallo, arancio dei suoi fiori, ma con qualcosa anche di delicato e femminile che risulta dal portamento gentile e dalla forma generale della pianta arrotondata e morbida, la calendula infatti è anche sacra a Venere. Il potenziale terapeutico risulta da una sintesi delle energie solari con quelle venusiane. Il Sole trae sostentamento dal suo collegamento con l’energia universale ma che, nello stesso tempo, delimita e compatta il nostro essere individuale impedendole, per un certo tempo, la dissoluzione ad il riassorbimento nell’indistinta energia dell’universo. I confini di questo individuo sono estremamente delimitati dalla sua pelle ed internamente dall’esistenza di un centro di coscienza a sua volta ben definito.
L’azione terapeutica della Calendula si esercita su entrambi i livelli: i suoi estratti acquosi, oleosi od alcolici sono estremamente validi, applicati esteriormente, per difendere la nostra pelle da ogni tipo di lacerazione. Se invece è la compattezza del nostro centro emotivo e di coscienza ad essere minacciata, potremmo sempre rincorrere alla Calendula e ai suoi poteri di cicatrizzazione interiore utilizzando la sua energia più sottile, adatta al nostro mondo interiore.
Venere, follemente innamorata di Adone, alla notizia della sua crudele morte, in seguito alle ferite infertegli da un cinghiale durante la caccia, abbia pianto calde lacrime e che da queste sia nata la Calendula. Sono lacrime catartiche quelle di Venere, che la liberano dalla sofferenza intollerabile dell’amore perduto per sempre e la restituiscono alla serenità imperturbabile degli Dei.
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